Mandalay

La lentezza di internet ci indispone un po’ alla scrittura… Siamo fuggito da Yangon per Mandalay, dove abbiamo trovato ad accoglierci all stazione del bus all’alba un ex monca, che ha dovuto lasciare la professione monaco dopo le proteste del 2007, ma continua a insegnare inglese ai bambini nel monastero di Sagaing. Ci diceva pero’ che finalmente non vede piu’ le spie che lo seguono, ma ogni tanto si lascia andare in qualche commento negativo sulla situazione del paese. Di notte ascolta la BBC per radio per tenersi informato. domani andremo con lui al monastero e alle citta] antiche intorno a Mandalay.

Fa caldissimo, oggi finalmente ha piovuto un quarto d’ora ma per essere la stagione delle piogge non e’ abbastanza. la gente e’ davvero carina, e salutano con un sorriso molto caloroso.

I templi e il paesaggio sono belli ma il posto e’  davvero faticoso e caro; dobbiamo ringraziare indiani e cinesi per il cibo, perche’ quello birmano e’ terribile!

Vi salutiamo per andare a strafogarci di chapati.

P.S. all’ arrivo in citta’ ci hanno chiesto di berlusconi e della bambina, noi senza parole!

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Una risposta a Mandalay

  1. ajorn scrive:

    >P.S. all’ arrivo in citta’ ci hanno chiesto di >berlusconi e della bambina, noi senza parole!

    dite tutto bene – stanno tutti bene – il papi pare vada in udienza da padrepio che non può dirgli di no
    la bimba cresce bene – si insomma è già cresciuta
    cmq qua (in italia) ci si diverte come dei pazzi
    che cazzo fate ancora in giro!!! tornate qui è una vera giostra di colori e sapori w l’itaGlia evvviva
    va beh
    namasté

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