bagan

siamo di nuovo a yangoon, dopo 15 ore di bus di lusso (per gli standard locali si intende!). a Bagan nonostante l’uso di anonymizer per evitare il blocco di internet da parte dei generali (pare che stiano limitando molto l’accesso nell’ultima settimana visto l’imminente sentenza alla signora e all’americano che ha fatto un bel bango nel lago) era davvero una sofferenza… La situazione informativa e’ comunque bizzarra: hanno notizie dall’estero (vedi ad esempio gli scandali di berlusconi e il terremoto in Abruzzo), ma non dall’interno… vi rircorda qualcosa?! Come ci ha spiegato una francese che due anni fa si e’trasferita a Bagan ed ha appena aperto il suo ristorante (che coraggio!), ci sono differenze di genere nei consumi di notizie (sta scrivendo la professoressa): gli uomini si aggirano alla sera con radioline attaccate alle orecchie per ascoltare BBC Burma, che trasmette dalla Scandinavia, la loro radio Londra insomma. Le donne invce guardano la tv coreana, e qualcuno maligno insinua che sia solo per le soap operas…

Bagan ci ha ricordato mlto Hampi, con le sue rovin di un impero medievale, dove l’imperatore per dimostrare che la sua conversione al buddismo era sincera ha costruito miglia di templi, di cui alcuni ancora in uso, altri abbandanonati e forse piu’ affascinanti.

Anche l’ultimo giorno a Mandalay, a Sagaing e Inwa, e’ stato interessante: Thura ci ha accompaganto al suo monastero e alla scuola dei bibmi, che ci hanno cirocndato e facevano a gara per posare per le foto, poi attaccando la maccina fotografica per rivedersi fra risa e urla. Thura nonstante abbia dovuto lasciare la veste di moncao rimane combattivo, e anche monaco dentro: all’ingresso del suo villaggio ci fa notare i mucchi di monnezza che scaricano qui da Sagaing, e ci spiega che ha gia’ scritto al governo e ai giornali per farli spostare. A Inwa, un’isola sul’Irawaddy, tra villaggi di pastori e e contadini e i resti dell’antico regn, ci dice che ha gia’ scritto al giornale locale dicendo che ai turisti piacciono molto i resti dei templi e delle mura, e quindi il governo dovrebbe occuparsi dellaloro manutenzione. In effetti i templi sono molto blli, e Thura e’ davvero smart e curioso, soprattutto delle relazioni di coppia in Ocidente, dei matrimoni che durano poco, della convivenza, eccetera. Ci dice che ora che non e’ piu’ monaco non gli dispiacerebbe sposarsi, ma che ormai le donne birmane vogliono un uomo che lavora in ufficio, e lui con i suoi bimbi alla charity school non ha una bella posizione! Comunque la scuola, aperta qualche anno fa, e’ passata dai 50 bambini del primo anno a quasi 400 oggi, putroppo, perche’ sono i bimbi le cui famiglie non possono permettersi piu’ di mandarli a scuola se non li’ dove e’ gratis. e infatti Thura ci indica la famiglia piu’ povera del villaggio, i genitori che raccolgono l’immondizia (per poi venderla)seguiti da due piccoli esserini, e ci die che putroppo hanno solo 4 anni, ma che dall’anno prossimo li prendera’ con se’.

parlando con gli altri viaggiatori italiani incontrati (Cisky e Sara del forum, un milanese compagno di bicicletta fra i templi e 2 romani)  e chiacchierando con la francecse, l’impressione comune e’ che il governo proprio non voglia i viaggiatori, ma preferisca i turisti da packacge tour, in osi comunque limitate. tutto e’ faticoso, tutto e’ costoso rispetto a quello che ti viene offerto… Ma ce ne torniamo a casa con il ricordo dei sorrisi, quelli gioiosi dei bimbi, quelli timidi delle donne, quelli macchiati di betel degli uomini. e comunqe felici di essere in Thailandia domani!

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2 risposte a bagan

  1. massi508 scrive:

    se siamo tra i pochi un motivo ci sara’..;-)) e non e’ certo per le difficolta’ burocratiche che non esistono…

    cmq lode ai birmani, che sono proprio meravigliosi, vista anche la condizione in cui vivono.

  2. ParkaDude scrive:

    “tutto e’ faticoso, tutto e’ costoso rispetto a quello che ti viene offerto…”

    Vero, ma pensate anche che siete tra i pochi godervi priprio quel “poco” che viene offerto 🙂

    Buon viaggio.

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