Trichy (Tiruchiripalli)

Seconda stesura del post (massi ha appena cancellato tutto quello che avevamo scritto arrrgh!).
Siamo a Trichy, citta’ strana, non molto grande anche se lo sembra perche’ e’ tutta sviluppata in lunghezza. qui c’e’ il tempio piu’ grande di tutta l’India, con le caratteristiche torri priamidali colorate (21!) e dieci cinte murarie. Noi siamo arrivati fino alla quarta (dopo di che access to non hindus is not allowed). Spettacolare, ve lo faremo vedere la prossima volta perche’ qui la tecnologia scarseggia (no usb). Pero’ prima del tempio vero e proprio, con una cupola d’oro, ci sono comunque vari templetti dove si fermano per le pujas e quindi l’atmosfera del tempio e’ comunque visibile anche restandone fuori.



poi c’e’ il Rock Fort temple, in centro citta’ costruito in cima a una roccia di pietra rossa: 463 gradini nella montagna (con vento contro!) per poi non entrare nel tempio e non vedere un cazzo!
Qui la gente non sembra molto abituata agli stranieri e l’atteggiamento e’ ambivalente: giovani, ragazzine e bambini ti guardano incuriosito e non vedono l’ora di scambiare due parole per sofggiare il loro buon inglese ( a differenza della maggior parte degli indiani, incomprensibili a volte!). Pero’ una donna viene guardata con un po’ di sospetto, se poi fumi in pubblico e’ il peggio, occhiatacce e battute (in tamil quindi non so che dicessero) … beh, i mii polmoni saranno felici perche’ adesso fumo solo nascosta!
qui mi suggeriscono di dire "il cibo fa schifo" e’ vero! d’alronde ci avevano avvisato che il tamil nadu e’ un posto dove si mangia male, allora ci sogniamo il kerala e il pesce!
Domani partiamo per Ramshwaram, un’isoletta a soli 20km dallo Sri Lanka, e sette ore di pullman da qui. Luogo sacro, ci vanno solo pellegrini devoti, quindi per cibo e alloggi sara’ ancora peggio! Ma gia’ sfogliando la guida ci era venuta voglia di spingerci fin li’, poi un giorno in spiaggia a Levanto abbiamo conosciuto due ragazzi che ci erano stati, e ci hanno detto che li’ si vede la vera India, con il tempio che apre alle 4 del mattinoe quindi casino tutto il giorno. Ci hanno anche detto "attenti a quelo che mangiate"… vi faremo sapere!

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Pondicherry

i tre giorni a mamallapuram sono trascorsi con rilassato tepore, grandi mangiate di pesce alla griglia (ottimo e incredibile per l’india!), passeggiate sulla spiaggia e partite a backgammno. Si’, l’ultimo ricordo di mamallapuram e’ proprio legato al backgammon: stavamo giocando sulla spiaggia, esi e’ avvicianata un aragazzina con il suo bibmo fasciato nel sari, fa parte di un gruppo di ragazzini di varie eta’ e un uomo adulto tipo sadhu che girano per il viallaggio a vendere cinafrusaglie (mi fanno notare l’errore ma anche che cosi’ rende bene l’idea!). E’ rimasta affascinata a guardarci, al che le chiedo se vuole giocare, e inizia a tirare i dadi al posto nostro, poichiama tutta la banda, e ci troviamo circondati da ragazzini urlanti che vogliono tirare i dadi, con facce sporche sorridenti! purtroppo non avevamo la macchina….
adesso siamo a pondicherry, cittadina tranquilla, molto coloniale,’ piena di belle case sul lungomare e viali alberati. E si mangia francese, oltre che indiano.
Oggi abbiamo anche visto il nostro primo elefante, anzi elefantessa: era bellissima, tutta ingioiellata e dipinta, con due occhini verdi e delle ciglia lunghissime. Una donna indiana le ha dato delle polo che ha divorato . Ma forse il nostro entusiasmo di fornte all’elefante era un po’ sacrilego, perche’ per chi visita il tempio lei e’ Ganesh: chinano la testa per farsi tocare dalla probiscide, fanno offerte in denaro e cibo.
poi giro turistico per il resto della citta’,dall’ ashram di Aurobindo e The Mother passando per auroville

(citta’ di fricchettoni fondata da quelli qui sopra) e un tempio induista in costruzione, intorno ad una statua alta, proprio alta ( pezzo unico di granito).Abbiamo visto il miracolo, fuori dal tempio di fronte ad un altare di Shiva e Parvati c’era: LA PIETRA GALLEGGIANTE! a noi da bravi occidentali scettici sembrava pomice, ma abbiamo evitato di esprimerci per non rovinare l’atmosfera.
Scena del giorno: ad un angolo di una strada c’era un ragazzo con bici+ megafono che sparava musica bollywood, lui li’ davanti faceva il video della canzone..(con frusta intorno al collo e mimiche clamorose) bellissimo!
Vi salutiamo, ci aspetta la nostra ultima cena francese prima di addentrarci nel profondo sud ( vegetali e peperoncino, tanto.)

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Mamallapuram

d’ora in poi ognuno di noi scrivera’ un pezzo del report, a voi scoprire chi scrive cosa, che se ci conoscete un po’ non pensiamo sara’ cosi’ difficile..
Siamo finalmente al mare e finalmente riusciamo a mandarvi anche una foto.. la citta’ ci risultava assolutamente insopportabile,qui e’ molto molto meglio, mangiamo meglio e giriamo meglio, l’unica cosa rimasta uguale sono le inculate che ci prendiamo, pero’ spero che presto svilupperemo un’adeguato pelo sullo stomaco…bello bello proprio bello!!!!
P.S. per Stella e Marcello: finalmente capiamo l’importanza del palettone…

siamo un po’ in una bolla turistica, e’ vero, ma forse e’ quello che ci serviva per abituarci all’india, che non e’ immediatamente accessibile e facile… Pero’ mantenitamo un atteggimaneto un po’ snob verso gli altri turisti, li trovo anche un po’ irrispettosi in bichini e pareo!
parlaimo tanto con gli indianiinvece, stsera a cena un cameriere ci ha parlao dello Sri Lanka e dei Tamil (ovviamente un punto i vista Tamil, orgoglioso). Oggi in spiaggia invece ho parlato con due donne, vengono da un villaggio a dieci kilometri da qui, a piedi, piene di sciarpe e stoffe e gioielliu, si fermano qui una notte sperndo di vendere, tornano a casa un giorno e poi ripartono per mamallapuram, anche se qui e’ bassa stagione (per fortuna) e secondo loro non ci sono tanti turisti. Comunque a parte la spiaggia qui c’e’ uno dei templi piu’ antichi del sud, la cui acrhitettura e’ stata ripresa in tutto il suest asiatico, e’ proprio di fornte al mare, mentre all’interno c’e’ un altro sito archeologico fatto di templi, sculture e rocce naturali (una forma di elefante, l-altra di pesce) che risale almeno a 1400 anni fa, ma e’ rimasto sepolto nella sabbia e riscoperto dagliinglesi 200 anni fa.Abbiamo visto anche il primo linga!

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Chennai ( fu Madras)

siamo arrivati a chennai stamattina alle 5, dopo un breve riposo in un albergo mmmmmh, siamo stati inghiottiti dalla folla di pedoni, ciclisti, riscio’, autobus… dagli odori, dai rumori e dal caldo appiccicoso. D’altronde l’impatto con la prima citta’ asiatica non poteva essere molto diverso.

Cmq loro ci trattano benissimo e non possiamo fare a meno di imbarazzarci di fronte alla loro gentilezza (a volte eccessiva). Stasera dopo una piccantissima cena abbiamo chiesto due banane…non le avevano e sono usciti a prenderle.. troppo proprio troppo.
Domani fuggiamo dalla citta’, prossima meta mamallapuram

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