Rameswaram

per farci perdonare della lunga assenza oggi vi scriviamo ben tre post, ma niente foto per ora perche’ in questo posto poco turistico la connessione e’ a 56k e la porta usb e’ un miraggio!
Siamo arrivati a Rameswaram sabato p0meriggio, dopo sette ore di pullman, ma il ponte sul mare che collega l’isola ti apre il cuore. Nonostante le previsioni allarmistiche delle guide, l’hotel era il piu’ pulito e il piu’ economico da quando siamo in India. In compenso siamo riusciti a spendere soldi in altre cose… usciamo per fare un giro appena arrivati e veniamo abbordati da un asciugone che si offre di accompagnarci nel tempio, e quando gli faccio preente che non siamo hindu ci dice che non c’e’ problema, possiamo anche fare il bagno nelle vasche sacre e fare le offerte,. tanto ci accompagna lui. Massi ha subodorato l’inculata ma sembrava comunque interessante. Allora torniamo di fronte al tempio



con un asciugamano e inizia il pellegrinaggio. le vasche sono 22, noi ne abbiamo fatte solo sette ma in alcune c’e’ piu’ di una secchiata, quindi un totale di 10 secchiate d’acqua in testa che ci hanno inzuppato per bene. Prima che il secchio arrivasse in testa, bisognava recitare il mantra Om nama Shiva, ma l’acqua ti bloccava la voce prima di poter finire. Dopo esserti purificato, si puo’ proseguire verso gli altari per le offerte. Sull’onda dell’entusiasmo abbiamo fatto un’offerta a Shiva e una a Parvati (non sapendo che ognuna costava la bellezza di 460 rupie, che non sono niente per l’Italia, ma per l’India si’). Insomma, nel tempio alternavamo momenti di vera emozione, come quando il sacerdote ci ha ridato le corone di fiori "benedette", io la mettevo al collo di massi e lui a me; ma anche la sensazione di essere un po’ fuori posto… Comunque a parte la truffa e’ stata un’esperienza piacevole… Pero’ anziche’ rigenerarmi come sosteneva Kennan(ll’asciugone), le docce mi hanno fatto venire una bella febbre e il giorno dopo sono rimasta a letto gran parte del tempo. Kennan non demordeva, ci ha pure telefonato in camera per portarci a vedere il tramonto dall’altro tempio in collina. Quando finalmente usciamo per fare un giro,lo ritroviamo ubito, comincia a dirmi che li e’ dispiaciuto molto per la mia febbre e che devo mangiare solo 4 idly (frittelle di riso fermentato) e un te’ nero. Ci porta a mangiare nella bettola piu’ squallida di tutta l’isola. che se non siamo stati male li’ e’ davvero un miracolo di Shiva. I suoi discorsi diventano stucchevoli tanto quanto li idly rancidi che non riesco a mandar giu’ ma sono costretta a farlo per la sua insistenza. Continua a dire che e’ stato Shiva a farci incontrare e a dirgli di portarci al tempio, che io sono sua sorella e che e’ suo dovere prendersi cura di me (e Massi?), che lui non vuole soldi ma lo fa per il suo bou karma… alla fin quando capisce che il giorno dopo saremmo partiti, e che quindi niente gite con lui, cambia subito atteggiamento e diveta freddo… meno male, dice massi, un po’ delusa, dico io

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